Revisione

“FAR: Changing Tides” ci porta su una barca

Dopo quello che è stato un progetto studentesco di successo, Okomotive sta esplorando ancora una volta la sua saga FAR, questa volta guidata dall’editore Frontier Foundry.

Svelato dall’episodio Lone Sails nel 2018, l’universo nautico FAR della Swiss Okomotive si espande quest’anno con Changing Tides. Invito a un viaggio meditativo in un mondo sommerso, questa new entry ci mette ai comandi del solitario capitan Toe. Una traversata altamente suggestiva costellata da una manciata di enigmi e qualche raffica.

VIAGGIO MEDITATIVO

In una particolare tranquillità, il giovane Toe si arrampica sui resti di una civiltà divorata dalle acque. Si unisce alla sua barca di fortuna, alza l’albero, issa le vele e aggiusta le vele. Qui viene trascinato in una traversata silenziosa la cui destinazione non viene assolutamente mai indovinata, lasciando il giocatore abbandonato a interrogarsi costantemente sui suoi obiettivi e sul valore dei suoi sforzi. Okomotive aveva giustamente promesso, il viaggio di FAR: Changing Tides è molto meditativo. La barca diventa protagonista a pieno titolo, occupando quasi tutto il nostro schermo per gran parte del viaggio. Nel corso delle ore, circa cinque, ci impegniamo a mantenere la rotta e a chiederci perché. La morte è assente dal gioco. Il relax è assicurato mentre la noia a volte è inevitabile. Poi quando non si tratta più di monitorare il vento, presto, è necessario bruciare carburante, recuperare un po’ di carburante, riparare componenti. Le manovre sono sempre semplici, di un’intuitività francamente gradevole, ma non evitano una leggera ridondanza.

FAR : Changing Tides nous mène en bateau      FAR : Changing Tides nous mène en bateau

 

INCROCIO CONTEMPLATIVO

Dietro la vasca, decori simili a dipinti scorrono da sinistra a destra, offrendo al titolo le sue virtù contemplative. La tavolozza scava nei toni seppia e non si stacca quasi mai. Per il cambio di scenario, dovrai aspettare di essere abbagliato da una manciata di variazioni di luce e dalle nostre immersioni subacquee. Soprattutto, c’è qualcosa di affascinante nel suono di Changing Tides. Perché Okomotive ha fatto molta attenzione a non saturare eccessivamente gli effetti e a renderli sempre molto sottili. Dal silenzio emerge un senso di solitudine quasi confuso. E quando il suono quasi ipnotizzante delle onde non ha la precedenza sull’avventura, delicate melodie avvolgono i momenti di grazia del gioco.

FAR : Changing Tides nous mène en bateau

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PUZZLE INTUITIVO

Se FAR: Changing Tides ti invita sempre ad andare avanti, un’ottima verticalità è consentita dalla sua meccanica di immersione. Sott’acqua, le vele riposano per far ruggire il motore della barca. E a volte, Toe calpesta persino il terreno delle rovine del suo mondo per penetrare strani edifici. Ogni ostacolo architettonico ha la sua quota di enigmi; spesso istintivi, prendono forma in un universo intelligente e sono più coerenti nella seconda parte dell’avventura. Ci sono un sacco di leve da attivare, contenitori da riempire e interruttori da attivare. Il design non è mai sterile e acquista complessità nel tempo. E soprattutto, gli enigmi sono veri momenti di risveglio che arrivano a lenire le lunghe traversate.

 

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